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Commenti al testo di Franca Colozzo
Settembre
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Arcangelo Galante
- 13/12/2017 06:40:00
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Una poesia particolare e diversa da molte altre, come stile e temperatura di sviluppo, che descrive meravigliosamente la visione dellautrice su di una giornata del mese settembrino, da lui vissuta nellanima, meditando. Suggestive metafore rendono molto graziosa lintera pubblicazione. Assai piaciuta, in quanto scritta veramente bene. Complimenti, sensibile amica di penna. Cordialmente, saluto.
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Franca Colozzo
- 12/12/2017 23:08:00
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Grazie, Giulia, per aver individuato la vera fonte ispiratrice delle mie poesie: il mare dalle mutevoli sembianze. La natura rigogliosa e, a volte selvaggia, che caratterizza la cittadina dove vivo, Gaeta (Lazio), rappresenta la fonte primaria dispirazione. Seduta su uno scoglio solitario che si protende sul mare, scrivo poesie soprattutto quando scompare la calca che, destate, assiepa la piccola spiaggia con antiche rovine romane. Solo durante lautunno e la primavera posso cogliere gli aspetti sempre diversi della natura, le sfumature cromatiche che, soprattutto nella stagione autunnale, acquistano uninusitata bellezza un po decadente.
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Giulia Bellucci
- 12/12/2017 22:22:00
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Bellissima questa poesia, dedicata al mese di settembre quando lestate così arida e breve lascia il posto a un autunno triste e greve. Ed ecco che il mare può finalmente riappropriarsi di tutta la sua bellezza naturale senza lingombrante presenza delluomo.
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Franca Colozzo
- 30/09/2017 23:28:00
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Caro Roberto, ti ringrazio per aver apprezzato la mia umile poesia scritta di getto sul mio scoglio solitario, per me grande fonte di ispirazione, tra le vetuste rovine del console romano Gneo Fonteio (spiaggia di Fontania, a Gaeta). So di peccare, a volte, di una qualche deviazione linguistica dovuta alle traduzioni in inglese di alcune mie poesie, rivolte spesso al pubblico più eterogeneo della rete. Poi, come si suol dire: "Ubi maior minor cessat". Prendo atto della tua illuminata e comprovata esperienza dopo aver letto la tua biografia. Chapeau! Cercherò di smantellare la residua corteccia di retorica poetica che mi trascino dietro dagli anni degli studi liceali. Uno sguardo più crudo e disincantato è necessario per far fronte alle sfide contemporanee. Accolgo sempre favorevolmente le critiche costruttive. Ad maiora!
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Roberto Maggiani
- 30/09/2017 20:55:00
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Ciao Franca, la poesia mi è piaciuta, ti svelo però una cosa: personalmente detesto, perché le trovo anacronistiche, le inversioni aggettivo/nome, così appena ho letto, nellincipit, "Cactus dai maturi frutti", stavo per chiudere il file, invece sono andato avanti e ho fatto bene, però senti come starebbe meglio "Cactus dai frutti maturi". La poesia deve essere innestata nella nostra lingua contemporanea non può discostarsi troppo dal nostro linguaggio, risultando antiquata e illeggibile.
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